Colloquio call center: cosa chiedono e come sostenerlo al meglio?

Hai da poco inoltrato la tua candidatura per una delle nostre offerte di lavoro nel settore delle telecomunicazioni? Allora questo articolo è perfetto per te: ti sveglieremo tutti i segreti per affrontare un colloquio di lavoro nel migliore dei modi, così da aiutarti ad ottenere quell’opportunità tanto desiderata.

Colloquio di lavoro call center: come affrontarlo?

Buone notizie: se hai applicato per una delle nostre posizioni è molto probabile che il primo colloquio telefonico si svolgerà direttamente con il nostro team di recruiter. Proprio per questo motivo, chi meglio di noi può anticiparti le domande che ti verranno poste? D’altronde il nostro obiettivo è quello di prepararti al tuo ingresso nella futura azienda, e parte di questa preparazione dipende anche dalla fase di selezione. Capirai bene quindi che è nostro interesse quanto tuo che il primo colloquio proceda alla grande, cosicché entrambe le parti siano allineate ancora prima di proporre il tuo profilo al cliente. Ma i consigli che troverai in questo articolo ti torneranno utili anche se svolgerai direttamente il primo colloquio con l’azienda… Quindi continua a leggere.

Il primo aspetto che verrà valutato - ovviamente - è la tua capacità di relazionarti al telefono. Questo requisito corrisponde perfettamente al tipo di lavoro che andrai a svolgere, ed è molto importante che tu sappia valorizzare le tue doti comunicative e relazionali. È importante dimostrare sicurezza, empatia, e cordialità nel gestire qualunque tipo di richiesta, perché è un giorno potresti trovarti a conversare un cliente che ha bisogno del tuo supporto. Ovviamente una giusta e lecita dose di agitazione sarà ben compresa, ma è importante tornare facilmente sulla giusta via così che l’azienda possa capire che tipo di professionista sei.

Questo soprattutto se si tratta della tua prima esperienza nel settore, perché se hai già avuto modo di maturare qualche mese oppure anni di attività in ruoli simili, molto probabilmente verranno testate le competenze più specifiche, come ad esempio le tecniche di vendita telefonica che hai appreso. Ma se è la prima volta che ti trovi ad approcciarti con il mondo delle telecomunicazioni, le tue soft skills avranno sicuramente maggior rilievo. Ti consigliamo quindi di prepararti un probabile discorso di come racconteresti il tuo percorso formativo e professionale, iniziando direttamente dal curriculum per call center.

Spoiler: motivazione e determinazione sono due caratteristiche che vengono particolarmente apprezzate, non solo dal recruiter ma anche dall’azienda che deve assumere. Se pensi di possederne a sufficienza, parti proprio da lì: racconta in che modo potresti rivelarti un valore aggiunto da chi ti prenderà in squadra e come potresti concretamente fare la differenza.

Le domande tipiche di un colloquio per call center

Di colloqui ne abbiamo tenuti davvero tanti, soprattutto per le posizioni che potrebbero interessarti: inside sales, addetto al back office, operatore outbound… Proprio perché sappiamo bene come si lavora in un call center abbiamo pensato di raccogliere alcune delle domande più frequenti che poniamo in prima persona oppure che sappiamo essere poste dalle nostre aziende clienti.

Se non dovessi sapere come rispondere, cosa faresti?

Può capitare spesso - soprattutto per chi è alle prime armi - di non avere la più pallida idea di cosa rispondere di fronte ad una richiesta complessa. Quando questo avviene sicuramente non è colpa tua ma di chi ti ha formato con poca attenzione: il recruiter lo sa bene ma vuole comunque mettere alla prova la tua proattività. Ti consigliamo quindi di rispondere che manterresti la calma e cercheresti supporto da parte di qualcuno con più esperienza così che la prossima volta non ti farai trovare impreparato.

Se il cliente utilizzasse un tono scortese, come ti comporteresti?

Non possiamo negarlo: purtroppo è molto frequente - soprattutto nei call center outbound - che un cliente non si riveli particolarmente felice della tua chiamata. È indispensabile dimostrare tanta - ma tanta - pazienza, ed è sicuramente più facile a dirsi che a farsi. Anche in questo caso, la persona che ti sta selezionando è interessata a capire come potresti affrontare una situazione del genere, che sicuramente non è semplice da gestire. Secondo noi la risposta più efficace che puoi dare è che proverai a fare del tuo meglio.

Quale lato del tuo carattere potrebbe metterti più in difficoltà?

Per qualcuno è l’ansia, per altri la timidezza… L’essere umano è composto davvero da mille sfaccettature ed è complesso - soprattutto agli inizi della carriera - riuscire a separarle dal contesto professionale. Rispondi con onestà: non vale la pena mentire al recruiter, anche perché tutto probabilmente sarà valutato con delle prove tecniche che testeranno la tua personalità.

Ti abbiamo svelato i nostri migliori consigli e speriamo di averti anche intrattenuto un po’, ma quello che possiamo fare è molto di più: registrati sul nostro portale e scopri tutte le offerte di lavoro disponibili nella tua zona. Ti accompagneremo durante tutto l’iter di selezione e ti aiuteremo ad ottenere l’opportunità che desideri.